Last Updated on 2 anni by Michele Valente
Viaggiare in Piemonte alla scoperta di luoghi e sapori tipici
Viaggiare in Piemonte offre la possibilità di variare tra paesaggi montani, lacustri, collinari, di visitare centri storici ricchi di arte e vivere esperienze di benessere.
Questa regione del nord Italia è abitata fin da epoche remote e vi si sono susseguite numerose dominazioni che hanno lasciato testimonianze architettoniche di pregio.
Dal Lago d’Orta al Lago Maggiore, ai vigneti della Langhe, è possibile effettuare tanti itinerari tra arte, natura, grandi e piccole città, borghi antichi e castelli. Molto gettonate sono le Residenze Sabaude, patrimonio dell’Umanità:
- la Reggia di Venaria,
- il Castello di Rivoli,
- Racconigi,
- Moncalieri.
Inoltre, questa regione è anche polo importante per il settore dell’imprenditoria con aziende come Ferrero, Lavazza e Fiat.
Viaggiare in Piemonte alla scoperta delle città più belle
Tra le città piemontesi famose per le loro bellezze architettoniche e altre attrattive ci sono:
- Torino, detta la città della Mole, ricca di musei e sede di eventi di richiamo internazionale;
- Vercelli, che custodisce il più antico manoscritto in lingua inglese, il Codex Vercellensis Evangeliorum risalente al IV secolo;
- Alessandria, nota per la produzione dei cappelli Borsalino;
- Casale Monferrato, dove si trovano interessanti testimonianze della comunità ebraica.
Enogastronomia: dove viaggiare in Piemonte per gustare i prodotti tipici regionali
Molti prodotti tipici della gastronomia tradizionale italiana provengono dal Piemonte come alcune varietà eccellenti di tartufi, le nocciole dell’Alta Langa e i vini rossi. Sono tante le famiglie, le coppie e i single che amano viaggiare in Piemonte seguendo itinerari articolati nelle zone delle Langhe, del Monferrato e del Roero. Gli amanti del tartufo ad esempio, si recano ogni anno ad Alba e dintorni, per partecipare alla tradizionale “cerca” del tartufo con i cani.
Questa è anche la regione in cui è nata la coltivazione del riso nell’anno Mille e infatti tale alimento è protagonista di molte ricette piemontesi come la panissa. In fine, anche il cioccolato piemontese è famoso per la sua qualità eccellente: insomma ce ne è per tutti i gusti.
Cosa vedere a Barolo, città del Piemonte nota per il vino
Chi vuole conoscere di persona i metodi di produzione del conosciutissimo vino Barolo si reca nell’omonima città per visitare cantine e fare degustazioni in autunno, stagione del vino e dei tartufi. Passeggiare tra i vigneti in questo periodo è un vero spettacolo grazie ai colori cangianti delle foglie di vite.
Se vi trovate a Barolo, non perdete l’occasione di visitare i luoghi d’interesse di questa città. Uno di questi è il Museo del Vino WiMu, all’interno del Castello Falletti. Anche il Museo dei Cavatappi vale una sosta così come la Cappella delle Brunate e il Castello di Grinzane Cavour.
Quando viaggiare in Piemonte
Per quanto riguarda il clima, a detta di molti il periodo dell’anno migliore per visitare la regione e apprezzarne le bellezze e le bontà è l’inverno, soprattutto per sciare.
La primavera non è da meno in pianura e collina per ammirare le fioriture di magnolie e rododendri e scoprire le città storiche senza soffrire il freddo invernale o l’afa estiva. L’estate, invece, è la stagione giusta per godere delle coste dei laghi.
Viaggiare in Piemonte per assistere al Carnevale
Se il vostro obiettivo è quello di assistere al Carnevale storico di Ivrea, ovviamente non avrete possibilità di scelta sul periodo in cui visitare la regione.
Si tratta di una manifestazione unica, che si svolge tra gennaio e febbraio, la cui rilevanza è riconosciuta a livello internazionale.
La nascita di questo evento risale al Medio Evo, è caratterizzato dalla Zappata e dall’abbruciamento degli Scarli condotti dagli Abbà.
Ogni anno nella celebrazione la storia e la leggenda si incontrano in una grande festa simbolica che coinvolge la cittadinanza. Un momento spettacolare è quello della Battaglia delle arance.
La storia del Carnevale storico di Ivrea
La Vezzosa Mugnaia è la protagonista del Carnevale e rappresenta la libertà sin dalla sua apparizione nel 1858. Violetta, la figlia di un mugnaio, secondo la leggenda liberò eroicamente il popolo dalla tirannia quando si ribellò allo ius primae noctis imposto dal barone e lo uccise.
Nella rievocazione la affianca il Generale che guida lo Stato Maggiore. Seguono il cerimoniere e custode della tradizione, il Sostituto Gran Cancelliere, gli Abbà in rappresentanza dei cinque rioni e il Podestà. Pifferi e Tamburi scandiscono il passo del corteo.
Scoprire l’artigianato piemontese
Cibo, vino, paesaggi, montagne dove sciare, musei e città d’arte. Cosa manca? In Piemonte si può scoprire anche un vasto patrimonio artistico e di artigianato.
Gli oggetti realizzati in legno e in ferro battuto sono i più caratteristici ma ci sono anche artigiani specializzati nella lavorazione del vetro e della pietra.
La Val Germanasca, ad esempio, è famosa per le cave di marmo. È ancora presente una tradizione storica legata al ricamo di teli e arazzi.
Molti apprezzano anche la produzione locale di strumenti musicali artigianali. E per gli appassionati di articoli di moda storici, c’è il famoso Borsalino che citavamo all’inizio.