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Cosa mangiare nelle Marche

Cosa mangiare nelle Marche in 10 piatti tipici

Last Updated on 1 anno by Michele Valente

Piatti tipici delle Marche

L’Italia è una regione che non delude mai dal punto di vista culinario. E le Marche non sono da meno. Un viaggio nelle Marche è anche un viaggio lungo i sapori tipici di questa regione incastonati tra il mare Adriatico e gli Appennini.

La cucina marchigiana forse non è così popolare come può essere la cucina siciliana o quella toscana ma ti assicuro che alcuni suoi piatti sono davvero deliziosi.

Ho deciso quindi di parlarti di cosa mangiare nella Marche indicandoti 10 piatti tipici

Crescia

La Crescia è il piatto tipico delle Marche che più mi è piaciuto. Forse perchè assomiglia molto alla Piadina Romagnola, ma non azzardarti a dire che è una piadina – su questo argomento sono tutti un po’ sensibili. L’ho assaggiata poco lontano dalle Grotte di Frassassi e devo dire che me ne sono quasi innamorato. Si differenzia dalla Piadina Romagnola perchè l’impasto utilizza le uova ed un pizzico di sale e pepe.

La farcitura può essere fatta con gli ingredienti più svariati: può essere solo con le verdure ma anche con casciotta di Urbino e Crudo, salame, cotto o speck. Oppure con verdure e affettato.

La ricetta è molto semplice e si prepara in pochi minuti. Una delizia.

Olive Ascolane

La ricetta originale risale all’800 ed è una delle ricette Marchigiane più popolari a livello mondiale. Le Olive Ascolane sono delle palline fritte al cui interno si trovano le olive ascolane tenere.

Di solito sono conservate in una salamoia condita con semi di finocchio selvatico ed erbe aromatiche locali. Il ripieno si compone inoltre di tre tipi di carne differenti che possono essere manzo, suino e pollo – oppure tacchino. Il tutto unito a Parmigiano Reggiano, verdure e aromi.

Si trovano nei ristoranti come antipasto ma anche come street food lungo le vie delle città. Occhio che quando sono servite sono calde esternamente ma bollentissime all’interno.

Il coniglio in porchetta

Un piatto molto diffuso nelle Marche è il coniglio in porchetta. Specifico che ne esistono due versioni: una classica ed una con le cotiche di maiale.

Oltre al povero coniglio, un ingrediente fondamentale per prepararlo è una buona dose di finocchio selvatico: serve ad aromatizzare e a insaporire il coniglio che viene cotto al forno.

Al suo interno si mettono di solito delle verdure come gli spinaci e viene poi avvolto con uno spago, come una porchetta. L’ideale è servirlo con le patate al forno.

Ciauscolo

Il Ciauscolo, conosciuto anche come ciavuscolo o ciabuscolo, è un insaccato tipico delle Marche e della tradizione contadina dell’entroterra umbro-Marchigiano. E’ anche un prodotto IGP.

Le parti del maiale per produrre questo salume provengono da spalla e lombo, ma ci sono anche parte di lardo e prosciutto, spalla e pancetta. In fase di lavorazione si aggiungono poi aromi quali vino bianco, aglio e pepe.

La stagionatura è di circa 15 giorni. Io l’ho assaggiato sia abbrustolito sia come farcitura della crescia.

Vincisgrassi

L’emblema della cucina tipica Marchigiana. I Vincisgrassi sono simili al pasticcio in Veneto oppure alle lasagne alla Bolognese in Emilia Romagna. I Vincisgrassi si mangiano spesso nei giorni di festa ma si differenziano leggermente dai loro parenti Veneti e Emiliani per alcune sottigliezze.

La besciamella è più densa, la carne non è macinata ma tagliata grossolanamente mentre i chiodi di garofano e noce moscata si avvertono molto di più.

Nella variante dei Vincisgrassi alla marchigiana sono presenti anche delle rigaglie di pollo e la pasta può essere preparata con marsala o vino cotto.

Il Ciavarro

Il ciavarro mi ricorda in parte l’acqua cotta toscana. Il ciavarro è un piatto povero tipico della tradizione contadina marchigiana, in particolare della zona di Ripatransone.

Si tratta di una zuppa a base di orzo e legumi che può essere arricchita da pancetta o cotenna di maiale e anche da chicchi di mais.

Il colore della zuppa può andare dal bianco crema al marroncino scuro, dipende sostanzialmente dal tipo di legumi con cui viene fatta. Infine, è un piatto che si serve prevalentemente durante la primavera.

Maccheroni di Campofilone

Una pasta pasta secca che è diventata un prodotto IGP. Sono tipici dell’omonimo paese, Campofilone, in provincia di Fermo. Si ottengono dalla lavorazione delle uova e della farina di grano tenero o della semola di grano duro.

Secondo la tradizione del luogo i maccheroni, o maccheroncini si servono con ragù di carne, ma in molte città di mare si servono col sugo di pesce.

Una delle loro caratteristiche è la loro lunghezza, che va da 35cm a 60 cm. Particolare non indifferente è che la pasta è secca. Questo perchè la tradizione contadina aveva bisogno di conservare a lungo la pasta e quindi la pasta secca si conservava meglio di quella di fresca.

Brodetto Marchigiano

Il brodetto Marchigiano è un piatto tipico della tradizione Marchigiana ed è consumato prevalentemente nelle zone di mare perchè è a base di pesce. E’ molto popolare il brodetto della zona di Fano.

E’ una zuppa a base di pezzi di pesce, cotta e servita poi in una scodella oppure in una pentolina in ceramica. I pesci con cui viene fatto sono di solito: coda di rospo, sogliole, scorfano e triglia. In aggiunta si mettono cozze, vongole e anche seppie.

Una curiosità sulla sua nascita: si dice sia fatto con quei pesci che i pescatori non riuscivano a vendere al mercato perchè brutti esteticamente o non perfetti.

I calcioni

I calcioni sono dei ravioli diffusi in tutte le Marche, non solo in zone specifiche ma in tutto il territorio. L’etimologia deriva dalla parola calzoni, e non da cacio come suggeriscono molti.

Questi ravioli sono fatti da una pasta di farina, uova, sale e olio, mentre il ripieno è di formaggio. Si usano generalmente il Pecorino, si possono usare anche la Caciotta oppure la ricotta. Il tutto si cucina in forno a 180 gradi.

I calcioni sono serviti durante il periodo pasquale.

I Cavallucci

E’ giunto il momento dei dolci. I cavallucci sono dei dolci che si servono nel periodo invernale. L’impasto è a base di farina, zucchero, olio e vino. Il ripieno può essere diverso da famiglia a famiglia, ognuno ha la sua versione.

Normalmente si fa con mosto cotto, frutta secca e frutta essiccata: mandorle, noci, fichi secchi e uvetta. Si può aggiungere anche cacao amaro e caffè.

Come tocco finale, una spolverata finale di zucchero a velo ed il gioco è fatto.