Laghi di Monticchio: cosa vedere nella riserva naturale del Vulture

I Laghi di Monticchio (Lago Piccolo e Lago Grande) si trovano nella riserva naturale delle Vulture in Basilicata e sono la meta ideale per chi desidera staccare la spina dallo stress cittadino e ricaricare le batterie.

Ma cosa c’è da vedere in questa autentica oasi di pace? Scopriamolo insieme!

Prima di procedere con la lettura, per saperne di più sulla Basilicata, consigliamo di visitare il sito basilicatanelcuore.it, dove troverete tante chicche su questa meravigliosa regione dell’Italia meridionale capace di sorprendere i visitatori in ogni mese dell’anno.

Abbazia di San Michele e Museo di Storia Naturale

L’Abbazia benedettina di San Michele si trova nei pressi del Lago Piccolo e di un vulcano inattivo, nonché quello delle Vulture.

Essa fu fondata dall’omonimo ordine monastico nel X secolo e sorge su un’antica grotta scavata nel tufo conosciuta come la Grotta dell’Angelo e dedicata appunto a San Michele, la quale un tempo fungeva da luogo di preghiera e durante la metà dell’XI secolo fu decorata con degli affreschi tuttora ammirabili.

I dipinti rupestri raffigurano i tre apostoli, la Vergine Maria, Gesù e San Giovanni.

L’insieme di edifici è composto da una cappella, da una chiesa edificata nel Settecento e da un convento sviluppato su diversi livelli.

Nel 2008 quest’ultimo è divenuto la sede del Museo di Storia Naturale del Vulture, nel quale è possibile prendere parte ad un interessante itinerario strutturato dalle seguenti sette tappe:

  • la via della fauna;
  • la via della flora;
  • il cammino dell’uomo del Vulture;
  • gli habitat e le collezioni;
  • laboratori e mostre temporanee;
  • la culla della falena di Bramea di Hartig;
  • la via di Gea.

Il Lago Grande

 

Laghi di Monticchio lago grande
Laghi di Monticchio – Lago Grande

 

Il Lago Grande può essere esplorato sia tramite una gita in barca, sia a bordo di un pedalò a noleggio.

Per i più romantici sono invece disponibili le passeggiate in carrozza, le quali faranno tornare indietro nel tempo.

In primavera lo specchio d’acqua si colorerà con magnifiche e coloratissime ninfee e se si è particolarmente fortunati, si avrà la possibilità di incontrare la rarissima falena di Bramea di Hartig, così chiamata perché scoperta nel 1963 dall’entomologo altoatesino Federico Hartig.

Essa è conosciuta anche come farfalla nera, può avere un’apertura alare fino a sette centimetri e rientra tra le specie faunistiche protette.

Resti del Monastero di Sant’Ippolito

 

Sant'Ippolito Laghi di Monticchio
Laghi di Monticchio – Resti Sant’Ippolito

 

I resti del Monastero di Sant’Ippolito sono composti da due chiese in parte sovrapposte tra loro e costruite con blocchi di pietra irregolari.

L’edificio più antico risalirebbe al periodo compreso tra il VII ed il IX secolo, mentre il più recente alla seconda metà dell’XI secolo.

L’intero complesso religioso fu abbandonato a causa di un terremoto avvenuto nel 1456, il quale causò anche la morte di ben 50 monaci.

Riserva Naturale Grotticelle

La Riserva Naturale Grotticelle è un vero e proprio gioiello naturale, in quanto ricco di coste, boschi, distese verdi e paesaggi mozzafiato, nei quali è possibile incontrare numerose specie animali come sparvieri, corvi reali, rettili e via discorrendo.

Qui è possibile organizzare delle escursioni a cavallo, di trekking a piedi oppure a bordo di una bicicletta.

È però doveroso segnalare che all’interno della riserva, al fine di preservarne il più possibile la bellezza, bisogna rispettare alcune regole di comportamento, tra cui:

  • non abbandonare il sentiero principale per non danneggiare irrimediabilmente l’ecosistema;
  • ultimare la visita prima del crepuscolo;
  • non smuovere il suolo in alcun modo o raccogliere fiori e funghi;
  • non molestare gli animali: ricordare che loro sono gli abitanti del luogo;
  • non accendere fuochi;
  • non disperdere rifiuti;
  • munirsi dell’apposita autorizzazione rilasciata dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Potenza, sulla quale dovranno essere riportati numero di partecipanti, programma e accompagnatori.

Il sentiero principale si estende per 3,5 km ed è costituito da superfici sterrate e asfaltate.

Per questo motivo di consiglia di indossare delle calzature adatte come un paio di scarponcini da trekking.

Centro storico di Monticchio e cucina locale

Il centro storico di Monticchio consente di immergersi nell’autentica realtà locale, poiché pieno di vicoli stretti e negozi di artigianato locale, nei quali è possibile acquistare tantissimi oggetti tipici per sé o da regalare ai propri cari.

Inoltre non mancano sicuramente i ristoranti dove gustare le leccornie tradizionali lucane, tra cui il Canestrato di Moliterno (formaggio a base di latte di pecora, capra e mucca), il Casieddu (altro formaggio simile alla ricotta) oppure le Legane, ossia un formato di pasta fresca spesso servito insieme ai legumi.

Quest’ultima pietanza ha origini molto antiche ed era molto apprezzata anche dai briganti che si nascondevano nei boschi del Vulture.

Gli amanti della carne non potranno invece fare a meno della salsiccia di cinghiale accompagnata da un buon vino rosso dalla consistenza corposa.

La località di Monticchio dista circa 12 km dalla riserva e può essere raggiunta sia in auto, sia in treno.
In quest’ultimo caso la stazione ferroviaria più vicina si trova a 4 km di distanza.

Monticchio Bagni

Frazione di Rionero in Vulture pressoché adiacente a Monticchio, è rinomata per le fonti di acque minerali distribuite in tutta Italia, tra cui Lilia e Gaudianello.

In epoca romana erano presenti degli stabilimenti termali a scopi curativi.

Laghi di Monticchio come arrivare

I Laghi di Monticchio sono raggiungibili dalla SP 167 e proseguendo verso le indicazioni per il monastero.

Visto che la quantità dei parcheggi è piuttosto ridotta, durante l’alta stagione si raccomanda di posteggiare l’auto a qualche centinaio di metri prima dell’ingresso per evitare di restare imbottigliati nel traffico.

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