Last Updated on 1 anno by Michele Valente
Sciare in vacanza
Sciare è un’attività che piace a moltissime persone, di tutte le età e per tutta la famiglia in vacanza. Si tratta di uno sport divertente, accattivante, a contatto con la Natura e con paesaggi inusuali e caratteristici.
Concedersi una giornata sulla neve, muniti di sci o slittino, significa non solo fare del movimento all’aria aperta molto salutare e impegnativo a livello fisico ma anche beneficiare degli effetti positivi che l’ambiente circostante offre alla mente e allo spirito.
Il sole, il cielo terso di montagna e il bianco come colore principale, infatti, sono tutti elementi che contribuiscono a produrre serotonina e ossitocina, i due ormoni responsabili del piacere e del buon umore.
Tuttavia, come per qualunque sport, bisogna mettere in conto l’eventualità di poter avere un incidente e farsi male. In cosa consiste il percorso di fisioterapia atto al recupero della funzionalità dopo un trauma da caduta sulla neve?
Incidenti sugli sci: come prevenirli
Sciare è, senza dubbio, una delle attività invernali più gettonate, a qualsiasi età. Gli impianti sciistici sono spesso organizzati e strutturati in modo da poter offrire a tutti delle opportunità di divertimento.
Generalmente, infatti, le piste sono contrassegnate da un colore, che ne indica la difficoltà. Esistono quindi piste specifiche per bambini o principianti e discese, invece, più complicate e impegnative, perfette per gli sciatori più esperti e per i fuoriclasse e i campioni.
Rispettare i propri limiti e scegliere la pista da percorrere con criterio e realismo, senza sopravvalutare la propria esperienza e competenza, è il primo fondamentale passo per abbassare al massimo il margine di rischio di cadere e farsi male. Ci sono poi altri comportamenti da mettere in atto, responsabilmente, per ridurre la possibilità di incidente.
Tra questi:
- Non avventurarsi sulle piste da sci in condizioni climatiche sfavorevoli, che minano la qualità della visibilità o della neve. Evitare, quindi, di sciare durante le giornate nebbiose, eccessivamente fredde e ghiacciate o mentre piove o nevica;
- Utilizzare sempre un abbigliamento e degli accessori adeguati, in modo da potersi muovere agevolmente;
- Scegliere sci e scarponi di buona qualità;
- Indossare occhiali da sole per evitare di essere accecati dal riverbero della luce e garantirsi una migliore visibilità;
- Cercare di non improvvisarsi sciatori provetti cercando di imparare da soli ma affidarsi a un istruttore e seguire delle lezioni prima di lanciarsi in pista autonomamente;
- Ricordarsi di essere sempre prudenti e rispettosi di tutte le regole di buon comportamento e sicurezza.
Cadere dagli sci: perché può accadere e quali possono essere le conseguenze
Purtroppo, anche agli sciatori più bravi e ai principianti più prudenti può accadere un incidente. Statisticamente, i casi più comuni di incidenti sulla neve riguardano cadute mentre si scia in discesa soprattutto se a velocità elevata ma anche mentre si sale con lo skilift o nel momento in cui si prende o lascia la seggiovia.
Questi sono infatti i momenti più delicati per uno sciatore, esperto o meno che sia. La maggior parte delle persone che cadono sciando riportano fratture degli arti e traumi al cranio.
Solo in casi estremamente rari si riportano danni veramente gravi mentre, di solito, si tratta di ferite/traumi che non minano la sopravvivenza ma che, per guarire perfettamente, richiedono tempo e cure adeguate.
Terapia per i traumi da sci
Il trattamento dopo una caduta dagli sci con conseguente trauma dipende dal tipo di ferita riportata e dalla sua gravità.
Per esempio:
- In caso di semplice contrattura o algia muscolare si consiglia il riposo, una terapia farmacologica anche a lungo termine con antidolorifici sia per bocca che per uso topico e locale e, una volta superata la fase acuta del dolore, alcune sedute di fisioterapia basate principalmente sulla manipolazione e sul massaggio dei muscoli interessati;
- Laddove si debba trattare una slogatura o un trauma articolare di media gravità, è possibile che occorra un periodo di immobilizzazione dell’articolazione interessata con fasciatura o stecca e un percorso di riabilitazione che preveda non solo la manipolazione dell’articolazione con movimenti mirati ma anche degli esercizi atti a riacquistare scioltezza nei movimenti;
- Infine, se parliamo di fratture bisognerà comprendere se queste vanno trattate con la chirurgia o con la sola ingessatura e, al termine del periodo di gesso, sarà necessario seguire un percorso di fisioterapia che può durare anche mesi, che includa trattamenti con macchinari, massaggi ed esercizi che aiutino a ricostruire massa muscolare e ripristinare funzionalità e forza.
L’importanza della corretta riabilitazione dopo un trauma da sci
Cadere dagli sci, anche laddove non ci sia un trauma grave, non è mai una passeggiata. Si parla di cadute spesso avvenute in velocità, con gli sci ai piedi che obbligano la persona a posture innaturali.
Pertanto, anche qualora si parli di una semplice slogatura o contrattura muscolare, è importante non sottovalutarla e trattarla in maniera adeguata per evitare di portarsi dietro, per mesi se non per anni, dolori intermittenti, rigidità articolare e continue ricadute che obbligano a imbottirsi di medicinali antinfiammatori e antidolorifici che, di certo, non fanno bene allo stomaco né al fegato.
Si raccomanda caldamente di affidarsi a un fisioterapista esperto e di seguire pedissequamente tutte le sue indicazioni fino a totale guarigione.