Quando sento dire che viaggiare apre la mente non mi vengono tanto in mente i luoghi che ho visto e le persone che incontrato, ma i pezzi di me che ho lasciato per strada.
In ogni posto in cui ho vissuto o visitato ho scoperto infatti che mi portavo dietro bagagli del mio passato che non avevano più nessuna funzione, convinzioni limitanti e paure irrazionali del mondo e delle persone.
Più mi immergevo nella vita lontano da casa e più imparavo ad apprezzarla, come quando distaccandoti da un quadro riesci a vedere chiaramente i suoi colori e i suoi contorni.
Grazie al viaggio sono così riuscito a sviluppare questa tanto agognata intelligenza emotiva, acquisendo la fiducia necessaria a vedere il mondo non come un luogo da temere ma da scoprire.
Viaggiare apre la mente: 10 motivi
Come se questo non fosse abbastanza, ci sono almeno altri 10 motivi per cui viaggiare apre la mente.
1.Riconosci diverse priorità in altre culture
Quando ci viene mostrato un modo alternativo di vivere mettiamo in discussione quello che abbiamo sempre creduto e fatto.
In questa maniera si aprono possibilità per fare qualcosa di diverso.
Per esempio, avendo vissuto in una città molto aperta come Los Angeles, ho scoperto che c’era un modo diverso di vivere la spiritualità, e che essere spirituali non voleva dire soltanto pregare in chiesa.
Così ho imparato come fare meditazione, mi sono avvicinato allo yoga e alla cultura dell’empatia e della gratitudine, concetti questi ultimi che mi hanno cambiato radicalmente la vita.
2. Diventi consapevole di te stesso
Viaggiare apre la mente e ti rende consapevole di te stesso per un semplice motivo:
se tutto intorno a te cambia ma le tue esperienze si ripetono vuol dire che quello che devi cambiare è l’atteggiamento mentale.
Mi ricordo che uno dei sentimenti che mi ha spinto ad andare via dall’Italia è stata la sensazione che non ci fosse nulla di stimolante attorno a me.
Quando mi sono sentito poco stimolato persino a Londra, una delle città più eclettiche e stimolanti del mondo, ho capito che forse ero io il problema, e così sono riuscito a cambiare.
Se fossi rimasto in Italia avrei continuato a biasimare le circostanze senza mai trovare il coraggio di guardarmi dentro.
3. Il viaggio ti costringe a uscire dalla tua zona di confort
Qualsiasi viaggiatore incallito ti dirà la stessa cosa: trascorrere del tempo all’estero ti incoraggerà a uscire dalla tua zona di comfort e provare cose che probabilmente non avresti mai pensato di fare.
Personalmente, vivendo fuori ho provato più nuovi tipi di alimenti di quanti ne possa contare.
Tra le altre cose, ho poi dormito nel deserto, fatto trekking nei canyon dello Utah, imparato a fare surf nell’oceano pacifico, guidato una motocicletta da Los Angeles a San Francisco, fatto kayaking nelle rapide di un fiume, suonato negli studi della BBC con una pop star persiana.
Tutte esperienze queste che in un modo o nell’altro mi hanno fatto superare delle paure che mi portavo dietro da anni.
4. Ti regala ricordi che acquistano valore nel tempo
Mentre i soldi e le cianfrusaglie inutili che compriamo perdono valore nel tempo, i ricordi di quello che abbiamo fatto nei viaggi acquistano valore (sentimentale), come un investimento.
Poter raccontare delle avventure che hai avuto in passato ti fa sentire ricco, in modo diverso (e per alcuni più significativo) di quanto una macchina o un Rolex potranno mai fare.
5. Allarga la tua cerchia sociale
Molte persone rimangono bloccate in un circolo sociale consolidato e passano facilmente anni senza incontrare nessuno di nuovo o fare amicizia con persone da un diverso background culturale.
È un peccato quando questo accade, perché per quanto possano essere fantastici i tuoi amici di infanzia persone nuove ti permettono di avere prospettive alternative su te stesso.
In più, saper conversare e creare una connessione con uno sconosciuto durante un viaggio è un’abilità che tutti dovrebbero sviluppare nella vita, nonché un’esperienza che ti fa acquistare fiducia nel genere umano.
6. Ti aiuta a comprendere meglio la tua cultura
Come dicevamo prima vivere lontano da casa è un po’ come distaccarsi da un quadro che stavi guardando da troppo vicino.
Dall’America o dall’Australia riesci meglio a valutare la cultura di appartenenza in modo più obiettivo.
Per esempio, è stato abitando a Boston che mi sono reso conto di quanto cinismo di fosse da noi rispetto agli Stati Uniti.
Andando in un college americano ho notato quanto eccessivamente teorico fosse il nostro approccio scolastico.
Vivendo nel quartiere ben curato di Culver City ho capito quanta strada c’è da fare da noi prima di raggiungere un senso civico condiviso.
Se non avessi avuto questi punti di riferimento avrei continuato a pensare che il modo di fare le cose a casa costituiva la normalità.
7. Viaggiare ti apre la mente perché ti rende più accogliente
Se non si fosse ancora capito il tipo di viaggio di cui si sta parlando non è la settimana a Madrid in alberghi prenotati dall’agenzia turistica.
Per viaggiare si intende qui sbarcare dall’aereo con tutta la tua roba in un trolley e cominciare una nuova parentesi di vita in un luogo lontano anni luce dalla mentalità di casa tua.
Questo tipo di viaggio è molto meno confortevole del primo, ti fa sentire spaurito, vulnerabile e confuso.
Ti fa tremare le ginocchia e ti riempie di dubbi.
Una volta che hai provato una sensazione del genere, però, è quasi automatico che diventi compassionevole e accogliente nei confronti di chiunque altro si possa trovare in una situazione simile nel tuo paese d’origine.
In particolare mi riferisco a coloro che, a differenza dei viaggiatori per passione, hanno dovuto viaggiare per necessità, e non in un aereo comodo e con aria condizionata, ma in barconi sgangherati e rischiando la vita.
8. Ti distacca dallo schermo del tuo smartphone
Più tempo passiamo davanti al cellulare o allo schermo del computer e più ci distacchiamo dalla realtà che ci circonda.
D’altro canto, spesso cerchiamo lo schermo perché crediamo che la realtà che ci circonda non abbia nulla da offrire.
I viaggi veri rompono questo ciclo di noia e passività e ci portano a immergerci nel qui e ora.
Il motivo è che il nostro cervello tende a essere attratto da tutto ciò che è nuovo.
Quando crediamo che non ci sia più nulla di nuovo in un luogo, o in una persona, perdiamo interesse e iniziamo a comportarci come se fosse tutto fosse scontato.
Per questo amo particolarmente i viaggi, specialmente quelli in macchina (le cosiddette road trip) dove si è in movimento costante e c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.
9. Ti rende più tollerante nei confronti degli altri e di te stesso
C’è poco da girarci intorno, l’intolleranza è un prodotto dell’ignoranza.
Non di quella accademica o scolastica però.
Intolleranza è sinonimo di incomprensione e chiusura, è l’incapacità di accettare il fatto che qualcuno o qualcosa possa essere diverso da come ci aspettiamo.
Ci sono casi di persone che, essendo state esposte agli stessi ideali tutta la vita, non sanno come processare eventi e idee che si discostano da quello in cui credono.
In sostanza, è come se per loro il mondo fosse solo bianco o nero, una realtà bidimensionale dove la cattiveria sta sempre da una parte e buoni sono sempre dall’altra (di solito la propria).
Invece il mondo è un posto pieno di sfaccettature, che non può essere pienamente compreso senza un minimo di curiosità per il diverso, né ridotto a una serie limitata di categorie e stereotipi.
10. Viaggiare ti apre la mente perché ti fa apprezzare l’umanità
Forse l’impatto più significativo che viaggiare possa avere sulla tua vita.
Incontrando persone dalle più disparate provenienze, ho avuto la fortuna di accorgermi che, al di là dei diversi modi di comunicare, tutti gli esseri umani hanno esigenze simili alla mia.
Anche in Cina la gente soffre quando viene lasciata da chi li ama.
Anche in Ecuador c’è chi fa sforzi immensi per mandare i figli all’università.
Anche nel Sud Africa ci sono persone che hanno insicurezze e ansie nell’ambito lavorativo.
Forse non prenderanno il caffè macchiato come lo prendiamo noi, o non mangeranno gli spaghetti a pranzo, ma le loro priorità e i loro sogni sono molto simili ai nostri.
Perché viaggiare
In definitiva, ti consiglio di viaggiare perché non sarai più la stessa persona quando tornerai a casa.
Ti consiglio di vivere in un posto per più di un mese, di non limitarti a fare il turista di passaggio ma di immergerti nella cultura e abitudini delle persone del luogo.
Impara una lingua nuova e parla con chi ha fatto cose diverse da chiunque altro tu conosca.
È per questo che viaggiare apre la mente e ti rende felice, perché più cose nuove scopri su come vivono le persone e più ti rendi conto di quante possibilità il mondo ha da offrire.
Non potrai più nasconderti dietro al dito del “questo non si può fare”, perché avrai incontrato qualcuno che l’ha fatto… e così facendo non avrai più scuse, dovrai per forza sbracciarti le maniche e costruire una vita che sia all’altezza dei tuoi sogni e delle tue aspettative.