Volo cancellato: ecco cosa devi fare senza perdere la calma
A livello nazionale e internazionale sono sorte numerose agenzie per la tutela dei diritti dei passeggeri aerei. La necessità di un team di legali che assista i viaggiatori nella richiesta di rimborso per volo cancellato come Vacanza Rovinata, leader nel panorama italiano, è emersa a causa del crescente numero di disservizi aerei. Malfunzionamenti all’interno del traffico aereo se ne sono sempre verificati, ma questi si sono intensificati a seguito della pandemia. Ecco perché i legali si stanno specializzando sempre di più nella tutela di diritti previsti sia a livello comunitario che mondiale.
Per un passeggero che conosce i propri diritti, ottenere il rimborso per volo cancellato non è poi così difficile. Nel momento in cui si rende conto che il suo volo è in ritardo oppure legge della cancellazione sul tabellone delle partenze, deve contattare immediatamente gli operatori della compagnia aerea.
È importante che chieda per iscritto il motivo del disservizio. La risposta fornita dalla compagnia costituirà una prova in più al momento della richiesta di rimborso. Deve inoltre conservare tutti i documenti di viaggio con il numero del volo e i servizi aggiuntivi a esso correlati.
Quali sono i tuoi diritti in caso di volo cancellato?
Se il volo cancellato era gestito da un vettore europeo oppure se uno degli aeroporti era sito in territorio comunitario, i diritti dei passeggeri sono sanciti dal Regolamento EU n. 261/2004. Tale documento è il punto di riferimento per capire come ottenere il rimborso per un volo in ritardo, per cancellazione oppure per negato imbarco in caso di overbooking.
I passeggeri vittima di tali disservizi aerei, già dopo le prime due ore di attesa, hanno diritto all’assistenza. Con diritto di assistenza si intende l’accesso gratuito a cibo e bevande commisurate all’attesa, accesso alle comunicazioni, nonché alloggio in hotel e trasporto da/per l’aeroporto se il primo volo utile per ripartire è fissato per il giorno seguente.
La compagnia aerea, nel momento in cui cancella il volo originario, ha il dovere di offrire ai passeggeri un volo alternativo. I passeggeri che lo accettano hanno comunque diritto a ottenere un risarcimento che varia in base alla lunghezza della tratta.
Un passeggero potrebbe però rifiutare il volo alternativo perché, a causa della cancellazione del volo originario, ha perso interesse a continuare il viaggio. In questo caso ha diritto a ottenere il rimborso del prezzo totale speso per l’acquisto del biglietto. Ha inoltre diritto al rimborso delle spese extra giustificate e documentate nel caso in cui la compagnia non gli abbia dato assistenza durante l’attesa, anche in caso di circostanze straordinarie.
Come ottenere il rimborso per un volo cancellato?
I passeggeri hanno più strade a disposizione per chiedere il rimborso per volo cancellato. Quella delle agenzie di legali specializzati è certamente la via più sicura e veloce perché permette di scoprire subito se sussistono gli estremi per ottenere l’indennizzo. Inoltre, gli avvocati possono aprire immediatamente la pratica, questo permette al passeggero di ottenere giustizia il più velocemente possibile.
In realtà, molte compagnie aeree prevedono una sezione per i reclami sul proprio sito web. I passeggeri possono compilare l’apposito modulo, o contattare il servizio clienti, e avviare così la procedura in autonomia. Purtroppo però questa strada, che all’inizio sembra più semplice, potrebbe rivelarsi molto più lunga e complicata dell’altra.
I vettori sono sempre più restii a pagare i rimborsi, soprattutto in un periodo di difficoltà economica come quello che hanno vissuto durante la pandemia. Proprio per questo ritardano le risposte oppure accampano delle scuse pur di non risarcire i viaggiatori. Gli avvocati sono a conoscenza di tali meccanismi ed è il motivo per cui i passeggeri danneggiati riescono a vincere molte più cause quando si fanno assistere da esperti piuttosto che agendo in autonomia.
A quanto ammonta il rimborso per un volo cancellato?
Nel momento in cui un volo viene cancellato, i passeggeri possono scegliere come gestire il resto del proprio viaggio. Se un passeggero decide di accettare il volo alternativo che gli viene proposto dalla compagnia aerea, ha diritto a ottenere un risarcimento. L’importo del risarcimento, per quanto riguarda i voli europei, è fisso e stabilito dal Regolamento EU n. 261/2004 ed è diviso nei seguenti scaglioni:
- 250 euro per le tratte brevi inferiori ai 1.500 km;
- 400 euro per le tratte di lunghezza media comprese tra 1.500 e 3.500 km;
- 600 euro per le tratte lunghe superiori ai 3.500 km.
Il risarcimento è dovuto solamente nel caso in cui la responsabilità del disservizio sia da imputare alla condotta della compagnia aerea.
Nel caso in cui invece un passeggero rinunci al volo alternativo offerto dalla compagnia, ha diritto a ottenere un vero e proprio rimborso. In questo caso riuscirà a riavere indietro l’esatta cifra spesa per l’acquisto del biglietto. Inoltre, può ottenere il rimborso delle spese di primaria necessità se non ha ricevuto l’assistenza da parte degli operatori della compagnia aerea, anche in caso di cancellazione per circostanze eccezionali come nel recente caso di Londra.
Per quanto riguarda la normativa internazionale non ci sono dei riferimenti così chiari come per i voli europei. Il risarcimento è a discrezione della compagnia aerea.
I team di legali che gestiscono tali pratiche, dopo aver ricevuto tutta la documentazione necessaria dal passeggero, inviano al vettore una lettera di messa in mora dove vengono formalizzate le motivazioni della richiesta di risarcimento. La compagnia aerea a questo punto potrebbe fare un’offerta in denaro per concludere la questione e sarà una decisione del passeggero se accettarla o meno.
Dopo quanto arriva il rimborso per un volo cancellato?
Le tempistiche sono un altro fattore che dipende dalla strada seguita dal passeggero. Alcune compagnie indicano, nella sezione dedicata ai reclami, in quanto tempo risponderanno alle richieste. Tuttavia, si tratta di un riferimento indicativo. Molto spesso i passeggeri devono aspettare settimane, per non dire mesi, prima di ottenere una risposta dalla compagnia aerea. E, in un periodo dove si verificano molti disservizi, i messaggi potrebbero addirittura andare persi.
Ecco perché tanti passeggeri preferiscono andare sul sicuro e rivolgersi ad agenzie di legali specializzati. La richiesta viene presa in carico subito e nell’arco di un giorno viene aperta la pratica. Inoltre, molte di queste realtà offrono il servizio gratuitamente poiché la loro parcella viene pagata direttamente dalla compagnia aerea. È una strada estremamente vantaggiosa per i viaggiatori danneggiati che ricevono così un’assistenza professionale senza dover investire altro denaro oltre a quello perso per il volo.
Non è possibile quantificare il tempo esatto dall’apertura della pratica al pagamento del risarcimento. Generalmente gli avvocati chiudono le pratiche in qualche mese. Ovviamente tutto dipende da quanto è collaborativa la compagnia aerea. Se decide di saldare subito, i tempi si accorciano. Se accampa delle circostanze straordinarie i legali dovranno invece verificare se sussistevano effettivamente oppure no. In ogni caso questa resta la strada più veloce.
In quali modalità arriva il rimborso per volo cancellato?
Per ottenere il rimborso per volo cancellato il passeggero deve fornire, al momento opportuno, le coordinate bancarie del conto corrente sul quale vorrà ricevere il pagamento. Qui verrà accreditata la cifra a cui ha diritto. Le tempistiche sono variabili. Affinché la cifra venga accreditata possono passare dai 30 ai 90 giorni, in base alla compagnia aerea coinvolta.
Per i viaggiatori è un sistema estremamente comodo perché non devono fare altro se non aspettare il pagamento. Questa modalità viene impiegata sia nel caso in cui un passeggero voglia sporgere autonomamente reclamo nei confronti della compagnia aerea sia che decida di appoggiarsi a un team di professionisti.
Cosa puoi fare se la compagnia aerea nega il rimborso per un volo cancellato?
Non sono rari i casi in cui la compagnia aerea decide di negare il rimborso. Generalmente accampa delle circostanze eccezionali che in realtà non sussistono, ma questo i viaggiatori non possono saperlo ed ecco perché è importante capire come ottenere un rimborso per un volo cancellato. Il vettore può negare il rimborso per volo cancellato sia in caso di richiesta autonoma pervenuta da un passeggero sia nel momento in cui viene contattata dai legali.
Nel caso in cui la compagnia risponda negativamente alla richiesta risarcitoria, o addirittura non risponda affatto, è necessario avviare una procedura giudiziaria. Il giudice, valutata la situazione, può infatti costringere la compagnia aerea a pagare il risarcimento in presenza dei dovuti requisiti.
A questo punto la compagnia aerea, trovandosi alle strette, potrebbe proporre un accordo ai legali. Saranno poi questi ultimi, insieme al passeggero, a valutare se la proposta è soddisfacente oppure se sia meglio aspettare la conclusione del procedimento giudiziario.
Se per la procedura giudiziaria il passeggero ha deciso di affidarsi a un team di legali non sarà obbligato a presentarsi davanti al giudice. In questo caso sarà il legale a rappresentare il proprio cliente, tenendolo ovviamente informato sull’andamento delle udienze e sulla decisione finale da parte del giudice.
In quali casi non ti spetta il rimborso?
Il passeggero non ha diritto al rimborso per volo cancellato quando la compagnia aerea l’ha avvisato con un congruo anticipo della cancellazione oppure quando si verificano delle circostanze eccezionali.
Congruo anticipo significa che la compagnia deve aver notificato la modifica del volo ai passeggeri almeno 14 giorni prima della data di partenza. I passeggeri non hanno diritto al risarcimento nemmeno se la comunicazione è stata notificata tra i 7 e i 13 giorni precedenti alla partenza, ma in questo caso il vettore deve aver previsto un volo alternativo con partenza al massimo due ore prima dell’orario originario o con arrivo a destinazione entro le quattro ore successive. La compagnia viene esonerata dall’obbligo di risarcimento anche se la comunicazione è avvenuta con meno di 7 giorni di preavviso ma il nuovo volo parte non più di un’ora prima dell’orario originario e arriva meno di due ore dopo.
Circostanze eccezionali sono tutte quelle situazioni che mettono a repentaglio la partenza del volo. In questi casi l’unica alternativa per il vettore è quella di annullare il volo per garantire la sicurezza dei propri passeggeri. Si parla di circostanze straordinarie proprio perché la compagnia non avrebbe potuto evitarle nemmeno se avesse adottato tutte le misure preventive possibili.
Le compagnie aeree più volte hanno provato a far rientrare i “problemi tecnici” all’interno delle circostanze eccezionali. È stata la Corte di Giustizia dell’Unione Europea a stabilire che problemi tecnici e ragioni operative non possono essere comprese nelle circostanze straordinarie. La compagnia aerea avrebbe infatti potuto evitarli prendendo delle normali precauzioni.
Quali sono le circostanze eccezionali?
Le circostanze eccezionali sono delle situazioni impreviste e imprevedibili. Rientra in questa categoria certamente il maltempo, una delle situazioni più diffuse soprattutto negli aeroporti di montagna, dove le condizioni metereologiche sono molto variabili oppure durante l’inverno. Potrebbe non esserci visibilità oppure la pista potrebbe essere ghiacciata, questo impedisce al pilota di partire in sicurezza. In base alla gravità del maltempo il volo può subire un ritardo oppure essere direttamente cancellato.
Altre circostanze eccezionali possono essere situazioni di instabilità politica che mettano a rischio la sicurezza del volo oppure atti di terrorismo all’aeroporto o a bordo dell’aereo. A queste possono aggiungersi delle restrizioni del traffico aereo, che certi aeroporti prevedono in orari particolari. Oppure un passeggero o un membro dell’equipaggio può avere un malore e necessitare di assistenza medica, anche questo viene considerato un evento straordinario.
Anche lo sciopero del personale rientra in tale gruppo, ma solo negli orari in cui è previsto lo sciopero. Se lo sciopero ha interessato solo una determinata fascia oraria ma la compagnia aerea ha deciso di non partire comunque per tutta la giornata, la circostanza eccezionale non è più valida.
A volte un passeggero può rischiare di perdere il rimborso per volo cancellato per una sottigliezza. Ecco perché è molto importante conoscere bene i propri diritti oppure farsi direttamente rappresentare da un professionista del settore.