> Idee per viaggiare > Turismo sostenibile: definizione e perchè è importante

Turismo sostenibile: definizione e perchè è importante

Last Updated on 2 anni by Michele Valente

Parlare di ambiente e di scelte ecosostenibili non è solo un argomento di grande tendenza, ma anche una modo di pensare consapevole che tiene conto della necessità di salvaguardare il nostro pianeta.

Ormai, infatti, sempre più persone hanno acquisito una sorta di coscienza riguardo all’impellente bisogno di operare nel rispetto del contesto che ci circonda e di chi lo abita.

Questo è un approccio che si può applicare a tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana, così come deve rimanere valido anche quando ci si trova a dover progettare di andare in villeggiatura.

I turisti moderni sono, infatti, sempre più orientati verso uno stile di vacanza che non interferisca con la cultura e l’ambiente di destinazione. Questo significa praticare il cosiddetto turismo sostenibile.

In Italia è possibile fare questo tipo di vacanze in molte regioni, per esempio il turismo sostenibile in Toscana oppure in Umbria è molto praticato ed amato da viaggiatori di tutto il mondo.

 

Cos’è e come fare turismo sostenibile

Per capire meglio di cosa si tratta, partiamo dalla definizione di turismo sostenibile data dall’Organizzazione Mondiale del Turismo:

Turismo capace di soddisfare le esigenze dei turisti di oggi e delle regioni ospitanti prevedendo e accrescendo le opportunità per il futuro. Tutte le risorse dovrebbero essere gestite in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte mantenendo l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica, i sistemi di vita dell’area in questione.

Il turismo sostenibile significa, quindi, viaggiare responsabilmente in modo da arrivare a una sorta di integrazione per riscoprire la vera essenza del viaggio.

Ciò significa passare attraverso un percorso di conoscenza di tipo culturale che apporti un arricchimento e un accrescimento delle persone coinvolte.

Secondo questo concetto, in un’ottica di sostenibilità turistica, viaggiatore e popolazione locale si incontrano per influenzarsi vicendevolmente, rispettando ritmi e tradizioni autoctoni e facendoli propri.

In questo modo, ogni soggetto che si trova coinvolto in questo processo subirà un cambiamento profondo, nel senso positivo del termine e in un’ottica di sviluppo rivolta al futuro.

Ormai è superfluo distinguere tra turismo sostenibile e turismo responsabile, in quanto sono due argomenti che si integrano l’uno nell’altro.

Originariamente, il primo andava a valutare esclusivamente l’impatto ambientale, mentre il secondo si poneva l’obiettivo di considerare l’impatto etico del viaggio; ora entrambi i principi sono compresi nell’unica definizione turismo sostenibile.

Per poter seguire alla lettera questi principi guida, è importante considerare la regola delle tre E: Economy, Ethics e Environment.

Questi concetti devono rivestire uguale importanza per il viaggiatore, così da riconoscere la centralità della comunità ospitante.

 

Come diventare un viaggiatore responsabile

Praticare turismo sostenibile non significa dover necessariamente rinunciare ai comfort. Ogni tipo di viaggio può essere fatto in modo responsabile, a prescindere dalla destinazione e dal budget di cui si dispone.

Uno degli elementi che caratterizza questo tipo di approccio è quello della mobilità, per cui nel momento in cui si progetta la vacanza bisogna cercare di scegliere il mezzo di trasporto meno inquinante, come il treno che rappresenta l’opzione più green per le lunghe distanze, al contrario dell’aereo che è molto più inquinante.

Sul posto di destinazione è bene preferire di muoversi a piedi o in bicicletta, rallentando i ritmi e scoprendo così le abitudini culturali più autentiche.

Allo stesso modo, la struttura in cui si sceglie di alloggiare dovrà avere caratteristiche di tipo ecosostenibile e volte a favorire un risparmio energetico grazie all’applicazione di pannelli fotovoltaici che sfruttano le energie rinnovabili.

Per potersi definire un vero e proprio turista sostenibile, bisogna fare attenzione a consumare esclusivamente prodotti locali, così da sostenere attivamente il commercio del luogo che vi ospita.

È consigliato limitare l’uso della plastica, preferendo contenitori riutilizzabili.

Infine, per essere pienamente rispettosi della natura, è superfluo dire che non bisogna gettare rifiuti nell’ambiente circostante oppure appropriarsi indebitamente di elementi come sabbia o rocce.

 

Perchè fare turismo sostenibile?

Oggigiorno, il turismo riveste un ruolo decisivo per l’economia di un Paese ed è sicuramente destinato ad aumentare in un’ottica di connessione globale, anche grazie al crescente sviluppo di trasporti e telecomunicazioni.

Il settore turistico è, infatti, una delle maggiori fonti di reddito e di occupazione ma, allo stesso tempo, anche uno dei più inquinanti su scala mondiale.

Gli effetti del turismo sono spesso devastanti e hanno portato a uno stravolgimento totale di alcune località e di intere nazioni, senza alcun riguardo per l’ambiente e senza possibilità di recupero.

Sono proprio queste le ragioni che devono spingere verso un turismo responsabile in Italia e nel mondo, altrimenti si rischia di assistere a un incremento del turismo di massa che può solamente avere effetti dannosi con conseguenze devastanti non solo sulle comunità dei paesi di destinazione, ma anche sull’intero ecosistema.

Proprio in questo senso il turismo deve guardare al futuro, mettendo in pratica un insieme di scelte che vadano a favorire uno sviluppo economico e socio-culturale (turismo durevole).